Nel complicato mondo delle successioni, parlare di eredi legittimari è un po’ come invitare a cena quei parenti un po’ complicati che non si possono evitare, ma di cui è meglio sapere tutto in anticipo per evitare litigi a tavola. Se vi siete mai chiesti chi, come e perché ha diritto a una parte dell’eredità per legge, siete nel posto giusto: in questo articolo spiegherò in modo semplice, chiaro e chi sono queste figure cruciali e cosa comporta il loro ruolo nel passaggio di proprietà dopo una morte.
I Protetti dalla Legge: Chi Sono i Legittimari?
I Legittimari (o riservatari) sono quelli che la legge italiana riconosce come i parenti più stretti che automaticamente hanno diritto a una quota dell’eredità, chiamata "quota di legittima" o "riserva". Hanno diritto a questa parte anche se il defunto ha lasciato un testamento che tenta di escluderli. Insomma, sono quelli che con il testamento magari non ci azzeccano nulla, ma che comunque non puoi ignorare.
Conosciamoli bene:
- Il coniuge: Il marito o la moglie superstite. Tanto indispensabile nella vita quanto nei beni che si lasciano.
- I figli (o i loro discendenti): Legittimi, naturali, adottivi... un vero "esercito" di eredi se si ha una bella famiglia numerosa.
- I genitori (o gli ascendenti): Entrano in scena solo se il defunto non ha lasciato né coniuge né figli.
Attenzione: Gli altri parenti (fratelli, sorelle, nipoti, zii, ecc.) sono Eredi Legittimi (ereditano solo in assenza di testamento), ma non sono Legittimari. Questo significa che, con un testamento, possono essere esclusi del tutto!
Attenzione a non confondere: Legittimari vs. Eredi Legittimi
Spesso si usano i termini in modo intercambiabile, ma in diritto la distinzione è fondamentale!
I Legittimari (quelli che abbiamo appena visto) sono i super-protetti che hanno diritto a una quota anche contro il testamento.
Gli Eredi Legittimi sono tutti i soggetti che ereditano solo quando non esiste un testamento (si parla di successione legittima o ab intestato).
In assenza di un testamento, la legge chiama all'eredità:
Il coniuge, i figli e i genitori (che sono sia Legittimari che Eredi Legittimi).
Altri parenti stretti: Se mancano le figure precedenti, subentrano i parenti fino al sesto grado, come fratelli, nipoti, zii e via dicendo.
La regola chiave è: il parente più vicino esclude quello più lontano. Si va avanti fino al sesto grado di parentela. Se non esiste nessuno di questi parenti entro il sesto grado, l'intera eredità finisce allo Stato Italiano.
In sintesi: puoi escludere tuo fratello (Erede Legittimo) con un testamento, ma non tua moglie o tuo figlio (Legittimari). Ecco perché è vitale sapere chi è chi!
Perché i Legittimari non si Possono Ignorare
Qui arriva la parte divertente (o meno, a seconda dei rapporti di famiglia). Anche se il defunto ha scritto un testamento, questo non può escludere del tutto i Legittimari dalla loro "legittima", cioè quella quota della eredità garantita per legge. Perché? La legge vuole proteggere i legami familiari più stretti e garantire loro una minima sicurezza economica.
Quindi, anche se vi immaginate di lasciare tutto al vostro cane o al vostro gatto (molto onorevoli animali, per carità), i Legittimari potrebbero bussare alla porta e dire: “Aspetta un attimo, una parte ci tocca di diritto!”.
La Quota di Legittima: Quanto Spetta a Ciascuno?
Ecco la parte numerica e un po’ meno poetica, ma fondamentale. La quota di legittima varia a seconda di chi sopravvive:
La Quota di Legittima: Quanto Spetta a Ciascuno?
Questa è la parte numerica e cruciale. La quota di legittima non è fissa, ma varia a seconda di chi resta in vita e di come queste figure concorrono.
Se sopravvive solo il coniuge, gli spetta la metà dell'eredità, più il fondamentale diritto di abitazione sulla casa familiare. La stessa quota, la metà, spetta anche se resta in vita solo un figlio (salvo che i figli siano due o più, nel qual caso la quota riservata a loro sale a due terzi dell'eredità, da dividere in parti uguali).
La situazione si complica leggermente quando coniuge e figli concorrono: con un solo figlio, il patrimonio si divide in modo equo (un terzo al coniuge e un terzo al figlio), mentre se i figli sono più di uno, al coniuge spetta un quarto, e la metà dell'eredità va suddivisa tra tutti i figli. Infine, se non ci sono né coniuge né figli, ma solo i genitori, a loro è riservato complessivamente un terzo dell'eredità.
In ogni caso, la parte di patrimonio che non è riservata ai Legittimari è definita quota disponibile, della quale si può disporre liberamente per testamento.
Cosa Succede se si Vuole Ignorare la “Legittima”?
Non funziona. Chiunque tenti di ignorare la quota di legittima rischia una contesa legale. In Italia, le cause di successione possono durare quanto una serie TV avvincente, piena di colpi di scena e costi.
La buona notizia è che, conoscendo queste regole prima, si possono pianificare meglio le cose (ad esempio con donazioni in vita, un testamento ben congegnato o il patto di famiglia) e limitare i danni a urne e salotti.
Conclusione: Meglio Conoscere che Ignorare
I Legittimari sono parte integrante di qualsiasi successione. Ignorarli o sottovalutarli potrebbe trasformare un momento delicato in una vera partita a scacchi familiare.
Meglio dunque informarsi subito, magari con un bravo professionista, per mettere in ordine i propri beni e fare in modo che chi resta non debba litigare per “cornetti e marmellata”. E ricordate: non è solo questione di soldi, ma anche di rispetto e buon senso tra chi si vuole bene.
geom. Pesante Gudo
REA MI 2768306
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