Ah, il mercato degli affitti. Quel magico posto dove un monolocale di 30 metri quadri può costare come un intero castello in Transilvania. Ma c'è una nuova tendenza, una sorta di paradosso immobiliare che sta facendo impazzire tutti: l'affitto che, per assurdo, supera la rata del mutuo. È un po' come pagare il biglietto di un aereo per volare su un sedile di un autobus, ma con un prezzo che è il doppio. Vi siete mai chiesti se state davvero affittando una casa o state finanziando la pensione di un'intera dinastia? E non vi fa ridere l'idea che, mentre versate un affitto da capogiro, potreste essere già proprietari di un'abitazione tutta vostra?
Il dibattito sul costo degli affitti è più caldo di un’estate milanese senza aria condizionata. E ultimamente, si è acceso un nuovo focolare di polemica: quello degli affitti che, per assurdo, superano la rata di un mutuo per l'acquisto di un'intera abitazione. A prima vista, sembra un paradosso, un’anomalia del mercato immobiliare che sfida ogni logica. Ma se guardiamo più da vicino, scopriamo che non è solo una questione di cifre, ma un vero e proprio gioco di equilibri precari.
La Bolla dell’Affitto e il Sarcasmo del Mutuo
Siamo onesti, chi di noi non ha mai scrollato un annuncio online e ha esclamato: "Ma a questo punto mi compro la casa!"? È una reazione spontanea, un grido di dolore misto a rassegnazione. E il mercato, con la sua spietata efficienza, sembra quasi prendersi gioco di noi. È come se ci dicesse: "Sì, puoi pagare 1.500 euro al mese per un monolocale di 30 metri quadri, ma se volessi, potresti pagare 1.200 per un bilocale tutto tuo, con tanto di giardino e vista panoramica. Ma chi te lo fa fare, d'altronde?". E qui, entra in gioco il sarcasmo. Il sarcasmo di un mercato che offre un'illusione di libertà – la libertà di non avere un debito a lungo termine – a un prezzo che, a lungo andare, diventa insostenibile. Ma non fraintendetemi, il mercato è libero. Liberissimo di fregarci, a patto che noi siamo liberi di farci fregare.
La Pericolosità del Non-Mutuo
Ma al di là della provocazione, c'è un pericolo reale. Un pericolo che non è legato al debito, ma alla sua assenza. Quando il costo dell'affitto supera la rata del mutuo, non stiamo solo pagando per un tetto sopra la testa. Stiamo finanziando, senza volerlo, la rendita passiva di un altro. E stiamo perdendo l'opportunità di costruire un capitale. Un capitale che, in un mondo ideale, ci permetterebbe di avere un po' di sicurezza. E la sicurezza, si sa, non ha prezzo. O forse ce l'ha, ma è un prezzo che non siamo disposti a pagare.
Il Paradosso della Libertà
Molti scelgono l'affitto per la libertà. La libertà di cambiare città, di non avere l'impegno di un mutuo, di non dover fare la manutenzione della casa. Ma questa libertà, in un certo senso, è un'illusione. È la libertà di essere dipendenti da un proprietario, di vivere con l'incertezza di un contratto che può essere disdetto in qualsiasi momento, e di vedere i propri soldi evaporare, mese dopo mese, senza che si trasformino in qualcosa di tangibile. E in questo paradosso, si annida il vero pericolo. Quello di una generazione che rinuncia alla proprietà per una "libertà" che, a conti fatti, è una gabbia dorata, ma pur sempre una gabbia. E d'altronde, chi ha bisogno di un tetto tutto suo, quando si può pagare un prezzo folle per un tetto altrui?

La Sostenibilità Impossibile
In conclusione, l'argomento non è contro il libero mercato. È un invito a riflettere. A riflettere sul fatto che, in un'economia sana, il costo della casa dovrebbe essere sostenibile. E se l'affitto supera il mutuo, c'è qualcosa che non va. E non è solo una questione di numeri, ma di futuro. Un futuro in cui la possibilità di avere un'abitazione tutta nostra non è più un sogno, ma un privilegio per pochi. E se questo è il prezzo della libertà, forse è il caso di rimetterla in discussione. O di cambiare strada, e cercare un mutuo. Un mutuo che, in fondo, non è altro che un affitto, ma a noi stessi. E con un prezzo, a volte, più onesto.
geom. Pesante Guido
REA MI 2768306